Libreria L'ibrido    

Quando entrerete, noterete subito che l'interno di questo negozio tiene davvero fede al suo nome: in pochi metri quadri si nasconde un'ibrida e caotica anarchia, il cui filo conduttore è l'immaginazione. Dagli scaffali disordinati, magnifici libri illustrati e oggetti strani e meravigliosi vi promettono future felicità; di solito dietro qualche catasta di libri è seduto Roberto: aria svagata, sempre parecchio distratto, i piedi ben piantati nelle nuvole, spesso non ha la più pallida idea di dove si trovi proprio quel libro che state cercando, che però sicuramente da qualche parte deve pur stare, vi dice mentre fruga affannosamente a casaccio. Del resto, cosa importa? Di certo troverà per voi qualcos'altro che devierà la vostra attenzione e vi catturerà mille volte di più, facendovi dimenticare impegni ed urgenze. Quando sarete fuori vi renderete conto che, senza che ve ne siate accorti, il tempo è volato via…

Più o meno, questo è L'Ibrido, la libreria, e non solo, di Roberto Valentini, che è nata il 10 novembre 2007, di sabato (non so perché, ma ci ha tenuto a precisarmelo). Il tutto nasce dal caso e da un percorso piuttosto erratico, che porta Roberto a fare varie esperienze (giurisprudenza, corsi di bibliotecario, restauratore del libro...) finché trova un locale in affitto e apre L'Ibrido, con quattro libri e senza scommetterci granché. In breve la libreria si riempie anche troppo, privilegiando le case editrici alternative e poco diffuse, come la introvabile Corraini che pubblica i libri di Munari. A poco a poco sugli scaffali si accumulano libri d'illustrazione, pop-up, orologi, tazze magiche (io ne ho una con il gatto di Alice: giuro che quando ci verso il tè il gatto scompare e rimane solo il sorriso), cagnolini meccanici, borsette di stoffa di Madame Mo, le beneauguranti carpe di stoffa giapponesi (koinabori), tante bellissime sagome fermalibro opera di Manola, compagna di Roberto.

Il caso guida spesso la scelta dei libri da proporre: a differenza di quanto accade nelle altre librerie, qui ci sono alcuni clienti di riferimento, tra cui, modestamente, la sottoscritta, che quando passano consigliano al libraio i prossimi acquisti da fare. Lui, serafico, prenota a scatola chiusa, ben sapendo che spesso i consigli si riveleranno dei veri e propri successi commerciali. Rimane memorabile l'acquisto, da me preteso, di un buon numero di teatrini di cartone da montare, in cui gotici maialini neri rappresentavano Il lago dei cigni, Romeo e Giulietta e la Turandot!!! Inutile dirvi che andarono a ruba tra il visibilio dei clienti e che, purtroppo per voi, sono ormai introvabili...